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UH-1D - Mimmo: passione US Naval Aviation

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LE TABELLE SUL LAVORO
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Bell UH-1D Iroquois ("Huey", "Slick")
COSTRUTTORE / MANUFACTURER
Bell Helicopter Company, Fort Worth, Texas, USA
ENTRATA IN SERVIZIO / SERVICE START
1964
ESEMPLARE / SAMPLE
BuNo 413584 (ex US Army 64-13584), modex “2E 55”, reparto HT-8, Ellyson Field, Florida, 1969
RIFERIMENTO / REFERENCE
“UH-1 Huey”, by Wayne Mutza, In Action Series #75, Squadron/Signal Publications, TX, 1986
U.S. Navy public domain, via commons.wikimedia.org
www.history.navy.mil
CARICHI ESTERNI / EXTERNAL STORES
-
RAPPRESENTAZIONE / DEPICTION
a terra, portelli piloti aperti
LAVORO / WORK
COMPLETAMENTO / COMPLETION
#84   -   2024
SCATOLA (ACQUISTO) / KIT (PURCHASE)
“UH-1D Iroquois”, Italeri No 1247 injected polystyrene   (2023)
PARTI AGGIUNTIVE / AFTERMARKET PARTS
-
DECAL AGGIUNT. / AFTERMARKET DECALS
-
LAVORO DI CORREZIONE                 ?  
scultura
  • zavorra a prua in pallini (Pb)
  • fusoliera, dorso: piccole prese d’aria a prua (P)
  • fusoliera: bulbi per luci di posizione (UV)
sagomatura di laminati
  • sediolini piloti: pannellino di chiusura lato posteriore (P)
fili (piegati o meno)
  • pattino di coda sostitutivo (Fe) (originale rotto)
rilavorazione di parti originali
  • piani orizzontali: assottigliamento bordo d’uscita
LAVORO DI CONVERSIONE                  ?  
CAMBIAMENTO DI ESEMPLARE
aste (dritte)
  • ventre fusoliera: canalina (P)
  • tubo di Pitot di prua (ST)
decal importate
  • indicazione ramo "NAVY" sulla trave di coda: foglio Microscale Decals AC72-0057
  • "NAVY" sul ventre: scrap (Blackbird models)
  • numero individuale "55" (3x): scrap
  • BuNo "13584" sulla deriva: foglio Super Scale International 72-229 da comporre
  • codice base di provenienza "2E" sulla deriva: foglio Super Scale International 72-229 da comporre
  • sigla reparto "HT-8" sulla trave di coda: foglio Super Scale International 72-229 da comporre
  • freccia di segnalazione di pericolo sulla trave di coda: scrap
LAVORO DI ARRICCHIMENTO                ?  
sagomatura di laminati
  • sediolini piloti e panchette, cinture di sicurezza: fibbie (Al)
aste (dritte)
  • tergicristalli (P)
fili (piegati o meno)
  • deriva, sommità: antenna a frusta (Cu)
parti in carta
  • sediolini piloti e panchette: cinture di sicurezza
  • cinghia di vincolo rotore
rilavorazione di parti originali
  • trasparente parabrezza: eliminazione tergicristalli di pezzo
COLORAZIONE
?-
tutte le superfici esterne
  • green FS 34087   > Humbrol 155   (ES)   __
aree ad alta visibilità
  • fluorescent orange FS 28915   >
    Humbrol 209 (su base bianco Humbrol 22)   (ES)   __
rotore principale
  • black FS 27038   > Humbrol 85   (ES)   __
  • white FS 17875   > Humbrol 22   (ES)   __
  • red FS 11136   > Humbrol 5019   (AS)   __
rotore di coda
  • black FS 27038   > Humbrol 85   (AB)   __
  • yellow FS 13538   > Lifecolor UA 042   (AB)   __
cabina piloti
  • grey FS 36231   > Lifecolor UA 033   (AS)   __
  • black FS 27038   > Humbrol 85   (AS)   __
area carico
  • grey FS 36231   > Lifecolor UA 033   (AS)   __
  • black FS 27038   > Humbrol 85   (AS)   __
  • aluminum   > Italeri 4677AP   (AS-AB)   __
imbottiture
  • rust FS 30152   > Lifecolor LC 32   (AS)   __
TECNICA COLORAZIONE STRUTTURA TETTUCCIO
CANOPY STRUCTURE PAINTING TECHNIQUE
strisce di decal trasparente pre-smaltata a spruzzo /
stripes of transparent decal sheet pre-sprayed with enamels

smalti a spruzzo sul pezzo trasparente mascherato /
enamels sprayed on masked transparent part
LA SCATOLA / THE KIT
materiale
  • buono, ben lavorabile
finitura
  • ottima, ben dettagliata, pannelli in moderato recesso
dimensioni
  • corrette, i profili generali sono ottimamente riprodotti
giunzioni
  • un po’ di lavoro di stuccatura e occultazione è stato necessario
dettagli
  • buoni per la categoria di prodotto
decals
non usate
DIFETTI
nulla da segnalare tranne qualche erroretto nelle istruzioni
Una buona scatola, matura, da consigliare agli appassionati.
LA REALIZZAZIONE   (2)
La versione D dell’UH-1 fu la prima con vano di carico allungato, pur rimanendo monomotore; una tappa obbligata per chi vuole raccontare la storia di questa longeva famiglia di elicotteri. Inoltre si tratta di una delle poche macchine della mia collezione che si è vista volare nei cieli italiani, come Agusta-Bell AB 205.
Devo dire che questo modello non mi è costato un gran lavoro, si tratta di un velivolo piuttosto semplice che la Italeri ha realizzato molto bene, mi sono divertito con la sua colorazione un po’ anomala che da un punto di vista estetico non si direbbe proprio di buon gusto!
Il modello è provvisto di una buona riproduzione del motore che, seppure non molto dettagliato, si sarebbe potuto mettere in mostra, magari con qualche piccola elaborazione. Avevo pensato di rappresentare l’elicottero con almeno un portello di ispezione aperto, ma ho cercato invano delle foto di dettaglio; alla fine ho rinunciato.
Il montante centrale del parabrezza mi è venuto un po’ troppo spesso.
Un lavoro forse senza lodi,
ma fortunatamente senza infamie.


UN PO' DI STORIA       
Il Bell Model 205 volò per la prima volta nel 1961, cioè cinque anni dopo il suo fratello minore ‘204. Esso consisteva in un apparecchio con la fusoliera allungata di poco più di un metro, con un motore da 1100 hp.
Le forze armate americane, che ne avevano chiesto lo sviluppo, lo adottarono rapidamente, appunto come versione D, ma non la U.S. Navy, nemmeno per conto dei Marines. Tuttavia, all’improvviso insorgere delle necessità legate alla Guerra del Vietnam, oltre ai ‘B e ai ‘C, la Marina affittò, nel 1969, un certo numero di queste macchine di seconda mano dall’U.S. Army per dedicarle all’addestramento, nell’attesa di ricevere i TH-1L. Il ‘D fu un buon progetto per la Bell, che ebbe un gran successo in tutto il mondo.
L’esemplare rappresentato è uno dei 45 UH-1D ricevuto in fitto dall’Esercito; essi furono tutti assegnati al reparto d’addestramento HT-8, che all’epoca era basato sulla NAS Ellyson Field a Pensacola, in Florida.
La colorazione è rimasta quella originaria e sono stati aggiunti solo i contrassegni peculiari della U.S. Navy. Le aree in arancione fluorescente sono state aggiunte senza troppi problemi in totale assenza di regolamentazioni relative al tipo di velivolo.
UN PO' PIU' GRANDE        
Interessante come con intelligenti adattamenti si riescano a migliorare le capacità di un progetto evidentemente già buono di nascita. L’idea, di estendere l’area di carico attorno al volume occupato dal complesso della trasmissione, fu una vera e propria “furbata” che permise di incrementare il carico pagante senza cambiare la posizione del baricentro. Si poterono caricare quattro persone in più, sedute trasversalmente rispetto al senso di marcia.
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